Un pugliese per due

Alessandro Gassmann lo ha scelto come curatore del suo ultimo libro. Anche Raoul Bova lo ha voluto come consulente nella stesura della sua autobiografia. Il campione olimpico Fabio Basile ha scritto la sua vita in pagine con il suo supporto. Questi nomi del cinema e dello sport, insieme a quelli di Eleonora Pedron, Rocío Munoz Morales e di altri professionisti dello spettacolo, hanno un filo conduttore unico. E parla pugliese. Le loro opere letterarie sono state curate da Lorenzo Laporta, autore e scrittore tarantino.

Il primo pensiero va proprio alla sua città. Tutti i proventi del libro realizzato con Gassmann, “Io e i GreenHeroes” (edizioni Piemme), saranno devoluti in attività di piantumazione di alberi solidali. E tra i territori che ne beneficeranno, si sta lavorando per Taranto. Un progetto che vede la collaborazione di Ortofrutteto Solidale Diffuso, una realtà che ha sposato la mission del volume di Gassmann: un diario di impegno civico che punta a promuovere l’impegno per la tutela dell’ecosistema. “Mi sembra doveroso dare il mio contributo alla terra che vivo tutti i giorni e che ha bisogno di promuovere la sua bellezza» commenta Laporta «ad Alessandro ho raccontato di Taranto e lui si è detto entusiasta di partire proprio da qui per le donazioni di questi alberi. Inoltre mi ha espresso la volontà, appena possibile, di essere qui in città». E attraverso queste operazioni in ambito culturale, si punta a indirizzare l’attenzione di grandi personaggi dello spettacolo proprio su Taranto. Un’opera di diffusione culturale iniziata con i suoi primi romanzi in veste di autore, tra cui il best seller “Ikkos – L’Atleta di Taranto” (Mandese editore), presentato a Roma nella sede nazionale del Coni e a Berlino agli Europei di atletica nel 2018. «Da quel momento in poi ho sentito il bisogno di raccontare storie di passione, di amore per la propria terra e per quello che si sceglie di fare nella vita”.

E così negli ultimi anni sono arrivate le collaborazioni, come agente, consulente e curatore, di Raoul Bova per il libro “Le regole dell’acqua” (Rizzoli), “L’impossibile non esiste” di Fabio Basile (Giunti), “Un posto tutto mio” (Sonzogno) romanzo dell’attrice e conduttrice tv Rocío Munoz Morales, “L’ho fatto per te” (Giunti) biografia di Eleonora Pedron. Nel palmares di Laporta, anche la consulenza per “Cupido spostati” (Vallardi) di Raffaella Mennoia, una delle autrici di punta di Maria De Filippi per i suoi programmi tv, e per la storia fantastica “Caccia all’uovo gigante. Un’avventura vichinga” (Fabbri Editori) dello Youtuber Vito Bellavita, fino ad arrivare all’intesa professionale con Gassmann. Per il 2022 ci sono in cantiere accordi già stretti con major dell’editoria per raccontare storie di altri personaggi dello spettacolo. Parlare del lavoro e del sacrificio alla base di ogni successo, descrivendo non solo le luci della popolarità, ma anche le difficoltà che si incontrano in ogni percorso.

“Far vivere in poche righe un’emozione: ecco qual è l’obiettivo di chi scrive – continua Laporta – e l’importanza della vita sopra ogni cosa è la sintesi del nostro impegno». Un settore culturale che cerca di riprendere la marcia rallentata dalla pandemia. «Tante maestranze in questo ambito sono venute meno. È arrivato il momento di dare impulso alla cultura, partendo da quello che abbiamo. Basta guardarci attorno, osservare gli angoli della nostra Taranto per capire che la bellezza è ovunque”.

Nella sua carriera letteraria, Lorenzo Laporta, classe 1981, ha vinto il premio Pirandello e alcune sue poesie sono state pubblicate nell’antologia “La Vallisa”. L’esordio narrativo con “Déjà-vu” e con “Le parole della pioggia” vince i premi “Molinello” e “Ignazio Ciaia”. Firma i saggi “Mi vestirò da angelo. Laura Degan” e “Rivelazione della Vergine alle Tre Fontane” (editrice Shalom). Nel 2017 il successo del romanzo “Ikkos – L’Atleta di Taranto” (Mandese).

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