Un chiaro esempio di economia circolare. E questa volta si apre alla cultura. Si consolida il rapporto tra Kyma Ambiente e Plasticaqquà, una delle associazioni che maggiormente si occupa di tutela ambientale nel territorio tarantino. Potenziato il progetto dell’Ecolibreria con il supporto delle isole ecologiche e dei Centri Comunali di Raccolta dell’azienda partecipata del Comune di Taranto. Stretta l’intesa per dare nuova vita a libri usati, a volte anche nuovi, destinati al macero e che adesso possono essere riutilizzati.
Plasticaqquà ha ritirato nel CCR del quartiere Paolo VI il primo stock di volumi, raccolti da Kyma Ambiente, e che ora sono a disposizione nella sede dell’Ecolibreria nel Parco Cimino, con la collaborazione del Gruppo Sportivo Polizia Locale, aperta tutti i martedì per il mese di marzo, e da aprile ogni due settimane il martedì pomeriggio dalle 16:30 alle 18:30.
Il progetto prevede che per ogni 10 bottiglie o flaconi in plastica o lattine in alluminio consegnate all’associazione, in cambio si riceve un libro. Per conferire le bottiglie usate, occorre recarsi alla sede dell’Ecolibreria. Inoltre è necessario sciacquare i contenitori, come previsto per la raccolta differenziata, schiacciarli sul lato più lungo e rimuovere i tappi. Gli operatori di Kyma Ambiente hanno segnalato la grande quantità di libri usati conferiti nei CCR e isole eologiche e la direzione aziendale ha deciso di consegnarli a Plasticaqquà, avendo in cambio bottiglie da riciclare.
“Il riuso è la base dell’economia circolare e questo progetto fornisce il suo importante contributo” – ha commentato il presidente di Kyma Ambiente Giampiero Mancarelli – “per questo il nostro appello è indirizzato a tutti i cittadini per recarsi nei nostri impianti e conferire i propri libri usati, garantendo una seconda vita a questi oggetti preziosi”.
“Il nostro obiettivo è sensibilizzare la gente alle tematiche ambientali e alla corretta raccolta differenziata, trasformare i rifiuti in risorse e diffondere cultura” ha aggiunto il presidente di Plasticaqquà Giuseppe Internò – “Ci occupiamo di cittadinanza attiva, con decine di volontari, sin dal 2013. Realizziamo iniziative per lo sviluppo sostenibile e questo progetto è un modo per riattivare un circuito culturale, specialmente per i più piccoli”.
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