Inizia a prendere forma il “Piano Città”, l’iniziativa che facendo leva sul coinvolgimento dell’Amministrazione comunale, l’Agenzia del Demanio e la Difesa punta a recuperare, utilizzare e riqualificare il patrimonio immobiliare cittadino con il chiaro obiettivo di raggiungere quella rigenerazione urbana che è uno dei capisaldi del programma “Ecosistema Taranto”.
Alla presenza, fra gli altri, degli assessori Edmondo Ruggiero e Marcello Murgia, dei dirigenti comunali ing. Simona Sasso e dott. Francesco Murianni, del referente di Agenzia del Demanio in provincia di Taranto, Massimo D’Andria, della Marina Militare (rappresentata dal comandante Walter Russo) e dall’Aeronautica Militare (era presente il comandante della SVAM, il col. Alessandro Del Buono), si è tenuto il primo tavolo tecnico che, oltre a chiarire le finalità di quello che è un “accordo di programma aperto”, è servito per indicare i beni di proprietà dello Stato, del Comune e dell’Ente Provincia che rientrano nel piano.
Si tratta di 18 edifici fra cui figurano la sede dell’ex ristorante “Il gambero”; il Palazzo di Giustizia di via Marche; l’ex Caserma dei Carabinieri “D’Amore”; il 65esimo Deposito dell’Aeronautica Militare ed un molo di 560 metri lineari sul Mar Piccolo con una serie di strutture importanti; Palazzo Brasini; l’ex Stazione Torpediniere; la Torre d’Ayala; l’ex scuola Deledda, che ospita la sede del teatro “Tatà”. Tutti beni a cui se ne potranno aggiungere altri che rivestano interesse e siano in possesso dei requisiti necessari per poter essere inseriti nel piano con interessanti risvolti anche per il PUG su cui sta lavorando il team del professor Karrer.
Come è stato evidenziato nel corso dell’incontro, mancano solo pochi passaggi prima di arrivare alla sottoscrizione di un accordo che sancirà il passaggio alla pubblica amministrazione di palazzi statali, alcuni dei quali non più in uso, che poi dovrebbero essere riqualificati per un utilizzo mirato.
Il “Piano Città” redatto per Taranto prevede che tutte le parti siano poste su uno stesso livello per contribuire a migliorare od ottimizzare la condizione degli immobili oggetto di accordo secondo una pianificazione delle attività ben precisa. L’intesa fra la Difesa, il Demanio ed il Comune di Taranto esiste già, dovrà essere solo formalizzata una volta ottenuto l’ok dal Ministero.
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