…Servono soluzioni strutturali…

“Attendiamo con fiducia le misure straordinarie annunciate dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia. Tuttavia, un bene alimentare strategico come il grano non può essere gestito solo attraverso emergenze o subire le continue fluttuazioni di mercato che danneggiano gravemente i produttori e i lavoratori del comparto”. Così Filippo Schiavone, componente di Confagricoltura Puglia e della Giunta nazionale di Confagricoltura, durante il tavolo regionale sulla crisi del grano convocato dall’assessore Donato Pentassuglia.

I produttori cerealicoli si trovano ad affrontare una situazione critica: da un lato il crollo dei prezzi che rischia di vanificare il duro lavoro; dall’altro, eventi climatici estremi – come la recente siccità – che hanno avuto un impatto negativo sulla resa, nonostante l’aumento delle superfici seminate, in linea con la tendenza nazionale.

“La buona notizia” – ha aggiunto Schiavone – “è che la qualità del prodotto raccolto sembra ottima, ma questo non basta a compensare le perdite subite. È fondamentale guardare oltre l’emergenza e sviluppare strategie strutturali per garantire redditività e sostenibilità ai nostri agricoltori”. Con 344.700 ettari coltivati e una produzione di circa 688mila tonnellate la Puglia è al primo posto tra le regioni italiane per superficie investita. Secondo i dati più recenti del Centro Studi di Confagricoltura, il frumento duro è la coltura più estesa in Italia, con oltre 1,26 milioni di ettari e più di 3,9 milioni di tonnellate raccolte. “Servono politiche stabili, un sostegno più deciso alla filiera, meccanismi di tutela del reddito e investimenti in innovazione, irrigazione e logistica – conclude –. Solo così potremo davvero salvaguardare un settore che è parte integrante dell’identità e dell’economia della Puglia”.

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