“Siamo di fronte al primo tassello di un’opera infrastrutturale di portata enorme, un’opera che come Amministrazione abbiamo fortemente voluto ed ottenuto a suggello di un duro lavoro. La BRT cambierà radicalmente il concetto di mobilità andando ad incidere in maniera massiva sia sullo sviluppo socio-economico del nostro territorio sia sulla trasformazione eco-sostenibile del comparto trasportistico”. Sono le parole con cui il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha salutato l’inaugurazione del cantiere del Deposito mezzi rotabili elettrici destinati alla rete Bus Rapid Transit che, sviluppandosi su due direttrici per complessivi 40 chilometri, collegherà con alta frequenza le zone periferiche da un capo all’altro della città a “zero emissioni”.
La presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, alla cerimonia di inaugurazione della fase di cantierizzazione del sito che in via Acton ospiterà le postazioni di ricarica e di ricovero degli autobus della BRT è la riprova dell’importanza epocale di un progetto che rivoluzionerà il trasporto pubblico locale del capoluogo ionico.
“Quella odierna è una giornata storica per Taranto. Desidero ringraziare il ministro Salvini e le tante autorità presenti ad un evento che è stato possibile anche grazie al grande impegno dei nostri uffici tecnici e dei progettisti” -ha dichiarato il primo cittadino – “Con il sistema BRT proporremo un nuovo modo di concepire lo spostamento in una città che sta cambiando il suo volto, così come prospettato dal nostro piano di rigenerazione urbana, economica ed ambientale “Ecosistema Taranto”. La rilevanza dell’intervento, inquadrato nella Misura PNRR M2C2 I. 4.2. “Sviluppo del trasporto rapido di massa”, è dimostrato dai circa 290 milioni di euro che, a valere sui Fondi Next Generation EU, dovranno finanziare lavori e forniture. La realizzazione delle linee “Blu” e “Rossa” consentirà spostamenti veloci, rispettivamente, fra il quartiere “Tamburi” e la “Circonvallazione dei fiori” e fra il quartiere “Paolo VI” e il “Terminal Cimino”. Si tratta della BRT ad alta capacità più grande in Italia e nel Sud Europa”.
A viaggiare su queste direttrici, alcuni tratti avranno corsie riservate, saranno autobus elettrici di lunghezza pari a 18 metri che potranno essere ricaricati nel deposito/officina.
“Realizzato a ridosso della sede del Comando di Polizia Locale” – ha aggiunto il sindaco – “il sito di via Acton, la cui area è stata ceduta dalla Marina Militare, a cui vanno i nostri ringraziamenti, ospiterà le postazioni di ricarica di bus che percorreranno l’intero tracciato con il solo ausilio dell’energia elettrica. All’interno della struttura ci saranno anche servizi per la manutenzione dei mezzi BRT, oltre che uffici di gestione e un centro di controllo della flotta autobus che monitorerà i dati raccolti dai sistemi di comunicazione presenti ad ogni fermata in termini di consumo, di conteggio dei passeggeri, di rilevamento delle performance e degli orari. Tutto questo affiancato dai riferimenti relativi allo stato della ricarica e delle reali esigenze di ogni singolo mezzo”.
Il sindaco ne è certo: “Il sistema BRT, con integrazione di interventi di mobilità sostenibile (sharing di auto e biciclette e monopattini) e parcheggi di interscambio, non contribuirà solo a modificare in maniera innovativa lo spostamento in città, ma sarà l’ennesima conferma di quel progetto di rinascita e trasformazione di Taranto su cui la nostra Amministrazione sta lavorando con impegno e tenacia”.
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